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È bene che il file che si desidera stampare abbia le seguenti caratteristiche:

risoluzione 300dpi (anche nel caso di una scansione);

profilo da assegnare: sRgb o Adobe 1998

elaborarazione immagine: possibilmente a 16bit o 8bit>

preferibilmente in formato: tiff.

Per eventuali informazioni su come salvare il file per la stampa, contattateci telefonicamente al XXX, oppure cliccando QUI.

La parola giclée (pronunciato “ziclei”) è francese e significa letteralmente spruzzo, schizzo. Per la stampa giclée la parola è legata alla stampante utilizzata, a getto d’inchiostro, appunto. Poiché le stampanti a getto d’inchiostro utilizzate hanno dai sette agli undici ugelli, i passaggi tonali possono essere molto accurati e soprattutto continui; e le immagini riprodotte possono avere tutte le tonalità e sfumature dell’originale.

Il termine giclée denota inoltre una sorta di elevazione nella tecnologia della stampa: le immagini sono generate da scansioni ad alta risoluzione e stampate con inchiostri di qualità adatti all’archiviazione su supporti vari, tele incluse, carte fine art e carte fotografiche.

Il processo di stampa giclée fornisce una precisione del colore migliore rispetto agli altri mezzi per la riproduzione di stampe e fotografie. La qualità adatta all’archiviazione assicura che le stampe siano resistenti alla luce.

Il processo di stampa fine art: le stame giclée sono create tipicamente usando stampanti professionali a getto d’inchiostro con più di sette ugelli capaci di riprodurre stampe incredibilmente dettagliate, sia per il mercato del fine art che per quello fotografico.

I vantaggi del fine art sono specificamente rivolti agli artisti che non vogliono riprodurre i loro lavori in modo massivo, come con la quadricromia in una tipografia e che preferiscono un’unica o poche copie del proprio lavoro richieste all’occorrenza.

Una volta che l’immagine è digitalmente archiviata, ulteriori riproduzioni possono essere ottenute rapidamente e precisamente, eliminando i costi di avviamento della stampa tipografica.

I file archiviati, naturalmente, non si rovinano come accade per pellicole 3 e negativi e le stampe possono essere ottenute in varie dimensioni e su vari supporti, fornendo così all’artista la possibilità di esprimersi lavorando con numerosi mezzi agendo su diversi strumenti.

La stampa fine art potrebbe effettivamente sembrare così una semplice stampa a getto d’inchiostro. In realtà la stampa fine art si differenzia dalla stampa a getto d’inchiostro per alcuni parametri tecnici. Il tipo di stampante, i tipi di inchiostri e le innumerevoli possibilità di rasterizzare e calcolare il colore applicato sulla carta o sulla tela sono certamente uno di questi; e la stampa risente senza dubbio di questi tre elementi oltre al tipo di supporto (carta o tela) utilizzato: la stessa immagine può risultare diversa se stampata ad esempio su una carta opaca o baritata e ancora anche se stampata su due diverse carte opache o due baritate.

A parità di input (scansione o fotografia digitale), una parte del lavoro è eseguito dagli impianti e, senza dubbio, come detto, diversi impianti producono risultati differenti; ma una parte è certamente legata a chi stampa che, oltre a settare gli impianti, fornisce consulenza all’artista in termini generali e, in Love Gamut, anche in fase creativa, aiutando i clienti a trovare la giusta combinazione di colori, di profondità, di carte e di precisione che essi desiderano ottenere.